un log di viaggio

Strade senza fine, la Death Valley

Siamo stati nella Death Valley in Agosto, chi tra voi ha avuto la stessa esperienza comprende bene il disagio che sto per descrivere.

Per gli altri, ve la faccio breve, visitare la Death Valley in un giorno d’agosto è come entrare in un forno, letteralmente. Il caldo è terrificante e non venitemi a dire “eh ma anche a Milano in città ad agosto si soffoca”, No!

La sensazione stando fuori dall’auto è talmente sgradevole e pesante che il respiro diventa lento ed affannoso, la testa gira facilmente e anche muovere 10 passi pare un’impresa titanica. Insomma, non ci si riesce a stare e vedere persone addentrarsi su dune di sabbia o in sterminate saline in queste condizioni mi ha fatto veramente paura.

Nonostante ciò, credo sia un luogo magico, alieno, ci tornerei altre dieci volte, anche col caldo.

Agosto non è esattamente il periodo migliore per approcciare questo tipo di esperienza, le stagioni intermedie permettono di fare brevi escursioni molto interessanti, durante il periodo estivo “visitare” il parco equivale ad una cosa di questo tipo:

Auto -> Tanta strada dritta -> Posto da vedere -> Scendi 10 Min -> Torna in Auto -> Tanta Strada dritta -> Posto da vedere -> Scendi 10 Min -> Torna in Auto -> Tanta Strada dritta … e cosi via

Va quindi tutto calcolato bene in anticipo, soprattutto fate benzina appena prima di entrare, portatevi acqua e cibo, passano veramente pochissime auto e avrete la sensazione di essere una goccia nell’oceano, sommersi dalla vastità del posto.

Noi siam partiti un po’ scarsi col cibo salvo rendercene conto all’interno del parco, un po’ tardi. Ci siam dovuti fermare in un posto assurdo a comprare barrette di cioccolato, ma questa è un’altra storia.

Arrivando da Lone Pine, non abbiamo incontrato grosse difficoltà nel trovare i punti di interesse, la valle è attraversata da una UNA- Strada, che incrocia l’altra unica – UNICA – strada nei pressi di Furnace Creek, l’unico “paese” della valle.

Dopo aver visitato le dune di sabbia e aver percepito per la prima volta i 123°F che per semplificarvi la vita sono 51°C torniamo velocemente in auto per il successivo punto di interesse, Badwater, noto per essere convenzionalmente indicato come il punto più basso del Nordamerica (-86m).

Tante cose rimangono impresse della Death Valley, la prima l’ho citata prima, sentirsi veramente insignificanti, considerate che per passare questa depressione naturale servono ore di auto su strade infinite, delle quali non si vede la fine, un concetto difficile da spiegare che ho provato a bloccare in questa foto:

death valley

Consigli e Curiosità:

  • Leggete qualcosa sul mistero delle “rocce mobili“, fantastico
  • La valle è lunga 225 chilometri e larga in media 40 chilometri.
  • La vita animale è comune nella Valle della Morte, contrariamente a quel che si pensa. Non solo Uccelli, serpenti, lucertole ma anche Pesci e Crostacei
  • È possibile percorrere anche 200 chilometri senza trovare una stazione di rifornimento e in molti punti il telefono non prende
  • Nella Death Valley si è registrata la temperatura più alta mai raggiunta sulla Terra, 56,7 gradi centigradi.

Death Valley National Park . California .  Agosto 2016


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