un log di viaggio

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Panorami di Porto {Videolog}

È quasi impossibile decidere cosa amare di più di Porto.

Rimarrete subito conquistati dalla grandiosità degli edifici coperti di piastrelle colorate (azurejos) che fiancheggiano ogni strada. Nello scoprire la città l’atmosfera rilassata e carismatica della gente del posto vi farà sentire come a casa. 

Se poi vi dico “Porto” voi subito pensate al vino, giustamente, gran parte della proposta turistica della città verte proprio sull’ottimo vino liquoroso ma vi assicuro che c’è molto altro da vedere.

Una città vibrante, i bellissimi panorami, gli ottimi ristoranti e il comodissimo aeroporto sul quale potete volare veramente per due soldi, fanno di Porto una meta ideale per un weekend lungo.

Evitando i mesi invernali ed essendo particolarmente fortunati col vento non dovreste aver alcun problema di meteo.

Noi ci siam stati nei 3 giorni più disastrati e piovosi dell’anno probabilmente.

Il tempo non era quindi adatto per fare le belle foto cosi, ho fatto un video, raccogliendo i migliori panorami della città.

Ci ho messo una musichetta talmente soft che se ci bevete una cioccolata calda mentre lo guardate vi scalda il cuoricino.

Ricordo sempre il primo viaggio a Porto per esser stato uno dei rientri più traumatici della mia vita, abbiamo il volo alle 7 di sera di Domenica, il tempo fuori è da lupi.

Superando la pioggia battente e il vento oltre i 60km/h arriviamo all’aeroporto e notiamo come il volo che doveva portarci a casa era già in ritardo di 2 ore causa neve all’aeroporto di partenza.

Gli aerei non riescono ad atterrare per la tempesta, la scena dei tentati atterraggi me la ricorderò per sempre: arrivati a pochi metri dalla pista venivano sballottati come se fossero ramoscelli per poi riprendere quota, non oso immaginare la paura dei passeggeri.

E’ quasi l’1 di notte quando veniamo messi sulla pista sotto l’acqua ad aspettare mezz’oretta perché l’aereo stava arrivando ma l’aeroporto stava chiudendo. Ci imbarchiamo e dopo un decollo da brividi, arriviamo a Bergamo alle 3 di notte sotto la neve. Strade completamente bianche, prendiamo la macchina per poi arrivare a Mantova alle 5 ad una velocità media di 50-60 km/h.

Alle 8 ero al lavoro.

Lunedì top.

Consigli e Curiosità:

  • Se potete, evitate Dicembre e Gennaio
  • Il famoso ponte che collega Porto a Vila Nova de Gaia (Ponte Dom Luís) è una delle icone della città, e basta vederlo per capire che è stato progettato da Eiffel, si quello della torre
  • Gran parte dei locali che offrono le degustazioni di Porto non si trovano a Porto, ma a Vila Nova De Gaia, sull’altra sponda del Douro.
  • La città è colonizzata dal mitico brand di Porto: Sandeman

Porto . Portogallo . Dicembre 2017

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Torre di Belem, la solitaria fortezza di Lisbona

Torre di Belém . Lisbona . Agosto 2015

Parliamoci chiaro, la torre di Belém e il vicino monastero dos Jerónimos sono talmente belli che l’UNESCO ha pensato di includerli nei beni protetti.

La torre in particolare, vuoi per la sua posizione, vuoi per la sua architettura in stile manuelino portoghese è uno dei simboli di Lisbona. Calata in un contesto magnifico è il perfetto punto di arrivo (o di partenza) per una passeggiata in riva al fiume Tago, il più lungo della penisola iberica.

Arriviamo alla torre di Belém dopo aver visitato frettolosamente il monastero, volendo si può entrare anche all’interno della piccola torre fortificata, onestamente spoglio e superfluo. Abbiam preferito soffermarci nel pizzale adiacente e godere del fantastico clima ventilato della location.

Ritornando a piedi verso il centro storico di Lisbona prima di raggiungere il famosissimo monumento alle scoperte, affianchiamo una moltitudine di immobili pescatori, erano fissi, quasi di pietra.

La luce del tramonto rende il contesto magico, senza la silhouette della torre di Belem sullo sfondo non ci sembrerebbe nemmeno di essere in città a Lisbona.

torre di Belém

Percorso Consigliato:

Andata – METRO Belém

tratto a piedi: visita monastero dos Jerónimos, museo Berardo, Torre de Belém e  monumento alle scoperte

Ritorno – METRO Alcantara-Mar

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Lisbona e l’ Electrico 28 {Photolog}

Se vi dico “la città dei sette colli” voi pensate subito alla nostra capitale, eppure, molte altre città al mondo sorgono su 7 colli. Tra queste, Lisbona!

La capitale del Portogallo è costruita su sette imponenti colli collegati alla parte bassa attraverso affascinanti funicolari e ascensori.

Oltre a questi, sotto la categoria “moversi a Lisbona” troviamo il mitico Electrico 28, un normalissimo tram cittadino che è diventato uno dei simboli della città portoghese. Se passate da Lisbona mettetevi in coda a una delle tante fermate del centro storico e godetevi il suo bellissimo tragitto, tra incantevoli mirador e strettissimi passaggi a tu per tu con le finestre delle case degli abitanti. Assolutamente vietato sporgere le braccia al di fuori del rumoroso e antiquato mezzo di trasporto.

Nel corso di una delle nostre tante scarpinate su e giù per allucinanti scalinate, siam passati sotto l’imponente e massiccia Sè di Lisbona. La famosissima Cattedrale portoghese, è un importante snodo per la mobilità locale così, cerchiamo di farci strada tra la moltitudine di turisti murati sul ciglio della strada alla ricerca di una foto composizione della cattedrale con il tramino.

Io preferivo una foto più dinamica, con il tram che mi veniva addosso dopo essersi per un attimo incrociato e sfiorato con un’ altro identico.

Ricordo di aver atteso per almeno 20 minuti l’incrocio perfetto di 2 tram ai piedi della cattedrale.

L’attesa non è stata vana. Questo è uno dei pochi casi in cui credo (sono normalmente molto critico con me stesso) di aver scattato una buona foto di street photography, tizia sorridente compresa.

lisbona electrico 28

Sè de Lisboa . Lisbona – Agosto 2015

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Alentejo dove il tempo sembra essersi fermato

Praia do Castelejo . Alentejo . Agosto 2015

Arriviamo dalla caotica zona dell’Algarve, estrema costa sud del portogallo, una regione che lascia sentimenti contrapposti; dalle bellissime emozioni delle zone solitarie dei promontori di Sagres fino alle terribili realtà del turismo di massa di Albufeira.

Decidiamo di “svoltare l’angolo”, tecnicamente passare dalla costa sud alla costa ovest, esposta all’oceano, leggendaria patria di surfisti (vedi Nazarè).

La prima regione che si trova è l’Alentejo, una terra che, oltre a garantire selvagge e solitarie spiagge remote, è una delle zone vinicole più importanti della nazione, dopo la regione del Porto ovviamente.

Dopo una lunga strada montana arriviamo al piccolo parcheggio della Praia do Castelejo, la giornata è da lupi, considerando il fatto che ci sono 20 gradi, le nuvole viaggiano alla velocità della luce e il vento forte spazza via i granellini di sabbia trasformandoli in proiettili.

Sulla spiaggia non c’è nessuno, solo un padre che gioca a calcio col figlio, in un ambiente surreale, quasi astratto, incorporeo. La sensazione di quel momento è stata talmente forte che la ricordo vivida  ancora oggi.

Sembra Novembre, è Agosto.alentejo

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Sagres e il Cabo de São Vicente

Cabo de São Vicente . Sagres . Agosto 2015

Ci sono località relativamente vicine e accessibili che hanno l’incredibile capacità di farti sentire ai limiti del mondo conosciuto.

Sagres (posto esattamente sulla punta estrema del portogallo) ha questo potere, non solo perché ad Agosto abbiamo tranquillamente e serenamente cenato con zuppa calda di pesce date le temperature, ma anche perché fondamentalmente li non c’è nulla per km. A Sagres trovate solo un minuscolo paesino e un’infinità di ventosissimi promontori.

Tra questi il più suggestivo è sicuramente il Cabo de São Vicente con le sue vertiginose scogliere verticali alte fino a 80m.

Siamo arrivati al capo per il classico tramonto sull’oceano. Decidiamo di fermarci oltre per scattare qualche fotografia in compagnia dell’incessante fortissimo vento gelido. Non avevamo considerato anche il drastico calo della temperatura (10°-15°) quando il sole scompare all’orizzonte.

Nonostante questo, vestiti in perfetta tenuta “beach-style”, riusciamo a raggiungere il bellissimo faro da sempre punto di riferimento per i naviganti

In genere l’aggettivo “vertiginose” rende bene l’idea di un qualcosa che ti lascia veramente a bocca aperta, ma vi assicuro che trovarsi davanti a queste falesie è pazzesco. Cercavo quindi un modo per renderne l’imponenza, cosi ho individuato un piccolo gruppo di persone e le ho fotografate.

sagres

Facts:

E’ impressionante pensare che questa falesia non entra nemmeno nella top 20 delle falesie più alte d’Europa. Per darvi un metro di misura, la titanica Preikestolen in Norvegia (qui trovate il mio post a riguardo) è alta più di 600m, più di 7 volte la falesia che vedete nella foto.

In queste zone, cosi come al Cabo da Roca, nelle giornate “giuste” il vento è talmente potente che saltellando ci si sposta.

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