un log di viaggio

Forza e Magia del Monte Fuji (Fujisan)

Alloggiando a Tokyo, avevamo riservato al “Day-Trip” per il monte Fuji una slot di 3 papabili giorni, intercambiabili sulla base della visibilità.

Dopo due giorni di nuvole, non ci restava che partire per Kawaguchico nel terzo e ultimo giorno disponibile, ultima spiaggia.

Arrivati alla stazione troviamo un intenso muro di foschia a nascondere il Fuji e questo è un bel problema se ci sei andato apposta e se in quella zona il 90% delle attività sono “fuji-centriche”. La gentilissima signora del centro visitatori ci ha però  incoraggiato sul restare in zona in quanto secondo la sua esperienza esisteva una concreta possibilità  di miglioramento.

Non so cosa glielo facesse credere, la giornata era da lupi, sembrava novembre con annesso grigiore e nuvolotti neri diffusi. Insomma una di quelle giornate veramente grigie, senza appello.

Con “rinnovato entusiasmo” nel pomeriggio prendiamo il treno per la famossima Pagoda Chureito di Fujiyoshida che offrirebbe una spettacolare vista sul Fuji ma si trova in cima a un piccolo monte e per raggiungerla occorre salire 400 scalini.

E’ quasi sera ma decidiamo di procedere salendo le interminabili scalinate nonostante il tempo non accenni a migliorare, se non è dedizione e fiducia questa.

La cosa assurda di quella giornata particolare che me la farà ricordare per sempre è che, dopo una ore di delusioni e speranze, tutte le nuvole si sono miracolosamente dissolte lasciandoci davanti ad un tramonto pazzesco che anche nella foto non si capisce quanto è bello.

Incredibilmente,  dopo 30 [trenta] minuti, è tornato il grigio e la foschia.

Non so quale entità superiore abbia guidato la nostra giornata ma di certo, è stato quasi magico.


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