un log di viaggio

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Le Balze del Valdarno { PostCards }

Le Balze del Valdarno (conosciute anche come “Smotte”) sono delle strane formazioni rocciose composte da detriti stratificati di sabbia, argilla, ciottoli e ghiaia,

Formatesi per erosione offrono panorami veramente  unici, quantomeno atipici considerando che ci troviamo in toscana, tra Arezzo e Firenze.

E’ possibile scoprire l’area attraverso l’ottimo sentiero CAI di circa 7km chiamato “Dell’acqua Zolfina”, è un percorso ad anello indicato anche alle famiglie.

Partite dal paese di Castelfranco di Sopra e seguite le indicazioni, riservate al tour almeno una giornata per gustarvelo con calma.

balze

Le viste aeree dell’area sono pazzesche, vedete questa ad esempio.

Trovate altre indicazioni su questo ottimo sito 

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Venezia e il Canaletto {Panorami d’Arte}

Non mi sono mai particolarmente interessato alla pittura e in generale dell’arte del ‘700,  ma ci sono alcune eccezioni.

Una di queste è il Canaletto, famoso principalmente per le sue eccezionali ed evocative vedute di Venezia, una delle mie città italiane preferite.

Era un vedutista, le sue opere erano caratterizzate da una perfezione estrema nella riproduzione dei dettagli e soprattutto da un’ accurata resa cromatica dell’atmosfera.

Vedendo un quadro del Canaletto pare quindi di esser li, a Venezia, nel 1700.

Per perfezionare il risultato utilizzava talvolta una tecnica prettamente “fotografica”, la camera oscura. In questo modo riusciva a riprodurre fedelmente le geometrie e le prospettive.

Le opere del Canaletto sono una sintesi fenomenale di molte cose che mi affascinano: Venezia, la precisione nei dettagli, la cura delle geometrie nelle fotografie e il realismo cromatico.

Uno dei miei quadri preferiti del Canaletto è questo:

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Campo Santi Giovanni e Paolo e Scuola Grande di San Marco, 1725, olio su tela, 125×165cm

Il Campo Santi Giovanni e Paolo è una delle “piazze” più grandi di Venezia, si trova al confine del sestiere di Castello, e mi ha sempre attirato particolarmente per il bellissimo edificio della Scuola Grande di San Marco (centro del quadro).

Ogni volta che vado a Venezia posso anche non passare per piazza San Marco ma sicuramente non manco di trascorrere un po’ di tempo in questo Campo.

L’ultima volta ci son stato di sera, vi invito veramente almeno una volta a farvi un giro dopo cena in alcuni dei punti meno battuti, Venezia al buio ha un fascino forse ancora superiore a quello che ha durante il giorno.

Dopo una giornata trascorsa nella ressa di turisti, qui non c’era nessuno.

Ho scattato una foto.

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Mostre in Corso

CANALETTO E VENEZIA

Dal 23 febbraio al 9 giugno 2019 – Venezia – Palazzo Ducale – Appartamento del Doge

Il Settecento veneziano con le sue luci e ombre si snoda lungo le sale di Palazzo Ducale, nel racconto di un secolo straordinario e del suo protagonista: Giovanni Antonio Canal, il Canaletto.

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Panorami Cosmici: Matera {Videolog}

“Arrivai ad una strada che da un solo lato era fiancheggiata da vecchie case e dall’altro costeggiava un precipizio. In quel precipizio è Matera”

e ancora:

“Questi coni rovesciati, questi imbuti, si chiamano Sassi. Hanno la forma con cui, a scuola, immaginavamo l’inferno di Dante.”

Cosi scriveva Carlo Levi in “Cristo si è fermato a Eboli“.

Parole che pesano come macigni e descrivono con una potenza straordinaria l’origine della parabola che porta Matera da vera e propria vergogna nazionale a patrimonio Unesco e poi a Capitale Europea della Cultura 2019.

Nel video che segue ho raccolto alcuni dei panorami più belli sui sassi ma vi assicuro che rendere il fascino unico e malinconico di questa spettacolare città è per molti versi una sfida persa in partenza.

Consigli e Curiosità:

  • I sassi di Matera sono di proprietà demaniale e fino a 20-30 anni fa erano totalmente disabitati. Abbandonati a se stessi.
  • Nel 1952 lo stato italiano impose ai 2/3 degli abitanti dei sassi (17000 persone) di abbandonare le proprie case per trasferirsi nei nuovi rioni.
  • Consiglio una visita al Palombaro Lungo, una storia incredibile. E’ una enorme (ENORME) cisterna scavata nel ‘700 per la conservazione dell’acqua. Successivamente caduta in disuso è stata murata e dimenticata senza chiuderne la falda che la alimentava. Negli anni ’90 nel corso di alcuni scavi è stata scoperta, quasi piena d’acqua. Fino a quel momento, Matera ha quindi convissuto inconsapevolmente con una bomba da 5 MILIONI di litri d’acqua pronta ad esplodere. Oggi è stata svuotata ed è totalmente visitabile.

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La pazzesca vista sul Gruppo delle Odle dal Seceda

Personalmente inserisco i panorami delle dolomiti italiane nella top-5 dei panorami naturali più belli del mondo.

Bella scoperta direte voi, eppure io azzardo di più, le paragonerei persino alla vista sul Gran Canyon per la quale sicuramente spenderò in futuro due parole su questo sito.

Le dolomiti italiane sono ogni volta una scoperta, ogni volta un mondo nuovo, sono pazzesche viste la mattina e sono totalmente diverse viste al tramonto.
Tra i tanti “panorami cosmici” come mi piace definirli oggi vi racconto della impressionante vista sul gruppo delle Odle la cui cima più alta è il Sass Rigais, a pari merito con la cima della Furchetta, entrambe raggiungono la quota di 3.025 metri.
Il gruppo delle Odle come dice Wikipedia, è una catena montuosa delle Dolomiti che assieme al gruppo del Puez costituisce la maggior parte del territorio del parco naturale Puez-Odle, contornato dalla val Badia, val Gardena e val di Funes, in Alto Adige.
E’ ovviamente una meta molto ambita ed è stata fotografata dai migliori artisti mondiali che riescono a fare cose tipo questa o tipo questa, per dire.

Nel mio piccolo sono partito la mattina presto, arrivare a scattare questa fotografia è relativamente semplice, le alternative sono molte ma vi lascio le due più battute:
– Da Ortisei, funivia Ortisei->Funes poi la Funes -> Seceda, volendo la seconda parte d’estate la potete anche fare a piedi se siete allenati o volenterosi
– Da Santa Cristina, funivia Col Raiser, breve tratto a piedi, quindi prendere la funivia Fermeda
Entrambe i percorsi attraversano luoghi fantastici, ideali per trascorrere una giornata tra le nuvole.
Arrivati alla Croce del Seceda, il punto più alto si gode di un panorama mozzafiato a 360°, trovate anche una installazione circolare che vi illustra tutte le cime che trovate attorno a voi.

Da qui una breve camminata conduce al punto panoramico sul gruppo, con verdi prati dove stendersi e godersi la vista.
In secondo piano, in ombra, le 3 torri di Fermeda con la caratteristica forma oscura ed enigmatica, subito dietro le cime del Sass Rigais e del Furchetta, per una vista che incanta e assorbe totalmente, imponente e sterminata. Bomba.

seceda

Seceda . Val Gardena . Italia . Agosto 2018

Informazioni Pratiche:

La soluzione più comoda è la combinazione
CABINOVIA ORTISEI – FURNES + FUNIVIA FURNES – SECEDA
Il costo di un biglietto andata e ritorno è di 32€ per adulto ma è proporzionato alla dimensione dell’impianto lungo più di 4km e mezzo.

Vi lascio una mappa per orientarvi:

Panorama Seceda

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