un log di viaggio

Open post

Il Pont du Gard, una meraviglia del passato

Arriviamo al parco adiacente al Pont du Gard in una bellissima giornata primaverile, superato un breve sentiero si apre davanti a noi la splendida opera di ingegneria antica.

Definire in poche e semplici frasi la maestosità di questa architettura risulterebbe a di poco riduttivo, partiamo col dire innanzitutto che, nonostante i suoi 2.000 anni di storia, la struttura è ben conservata ed era parte di una immenso acquedotto lungo almeno 50km.

In calce a questo post vi lascio nella sezione dedicata alle curiosità un elenco di “finezze” che rendono quest’opera talmente formidabile da essere dichiarata patrimonio UNESCO.

Il contesto è molto piacevole, alcuni ragazzi improvvisano tuffi in quel che rimane del fiume Gardon mentre la maggior parte delle persone si accampa negli ampi giardini in riva.

Il ponte è interamente percorribile all’altezza della prima arcata, vi assicuro che è veramente impressionante notare la precisione quasi maniacale con cui  è stato studiato progettato e realizzato. Prendendo poi uno dei tanti sentieri che salgono al livello superiore posto a 50m d’altezza (dove scorreva l’acqua per intenderci) si può godere di una vista incredibile sull’intera area.

Nel tornare verso l’auto notiamo una coppia di neo sposini impegnati nello shooting del matrimonio, location perfetta direi.

pont du Gard

Consigli e Curiosità:

  • Il Pont du Gard è il ponte antico più alto del mondo.
  • Le arcate inferiori sono alte 22m, più o meno quanto un palazzo di 6-7 piani.
  • Sempre in tema di numeri, è lungo più di 270m ed è alto quasi 50, quanto il Colosseo.
  • La precisione con cui è stato studiato l’acquedotto è tale che da un estremo all’altro crea una pendenza dell’ 0,4%, utile a far scorrere l’acqua con una determinata velocità.
  • E’ rimasto in attività per almeno 500 anni.
  • E’ composto da blocchi pesanti fino a 6 tonnellate.
  • Il ponte è rappresentato sulla banconota dei 5€ non potevo perdere l’occasione:

Un post condiviso da Fabio Ballasina (@fabiolog) in data:

Pont du Gard . Giugno 2016

Open post

Roussillon: il borgo e il Sentiero delle Ocre

Le Sentier des Ocres . Roussillon . Giugno 2016

Il viola della profumatissima lavanda e il giallo dei girasoli non sono gli unici colori dell’affascinante Provenza, oggi parliamo delle mille sfumature ocra delle rocce del Luberon.

In particolare ci fermiamo a Roussillon, uno dei borghi più belli di Francia, e fra tutti quelli che abbiamo visitato è senza dubbio quello più caratteristico.

Questo fascinoso borgo situato nel cuore della Provenza merita davvero una visita, oltre alle case tinte pastello dai balconi colorati è possibile visitare l’interessante Conservatorio delle ocre e dei pigmenti che spiega molto bene le diverse proprietà e applicazioni dell’ocra.

Roussillon deve la sua notorietà proprio ai giacimenti d’ocra che lo circondano e dopo la visita del coloratissimo borgo si può scendere ad ammirare i colori del famosissimo Sentiero delle Ocre. L’accesso al parco è a pagamento, e i vari sentieri sono ben segnalati sul volantino disponibile all’ingresso.

Fare una passeggiata tra le curiose formazioni rocciose lungo i diversi sentieri è molto piacevole e rilassante.

Dal punto di vista strettamente fotografico, l’accostamento della predominante rossa-arancione immersa nel verde delle piante crea un gioco di colori magnifico.

Consigli e Curiosità:

  • Utilizzate un paio di scarpe comode, i sentieri sono a volte sconnessi anche se ben segnalati e completi.
  • Se potete, utilzzate un paio di scarpe apposta per fare la passeggiata, uscendo dal parco ve le ritroverete completamente rosse. Lavare via l’ocra non è cosi semplice.
  • Il giro breve dura circa un’oretta e attraversa i punti più scenici dell’itinerario.
Open post

Bratislava, la magnifica capitale della Slovacchia

Bratislava Old Town . Gennaio 2016

Bratislava non è esattamente una delle mete turistiche più battute ma la capitale slovacca è una bellissima cittadina, ordinata, pulita, piena di cose da fare e vedere, tanti giovani e un bel movimento serale.

In ampio sviluppo, la romantica cornice sul Danubio e i prezzi bassi rendono questa incantevole città una tappa perfetta per un tranquillo weekend.

Nonostante il meteo non prometta nulla di buono arriviamo prima di pranzo nella città vecchia ai piedi dello scenografico castello (Hrad) che ospita il parlamento nazionale.

Ci fermiamo a pranzare in un localino abbastanza inconsueto dove non capiamo una parola del menu e i camerieri fan fatica a spiegarsi in inglese; morale della favola, ordiniamo cose a caso sperando che tra queste ci sia una zuppa per riscaldarci un po’.

Chi è stato nell’est-europa sa che questa è una delle cose da NON fare. Poco male, ci arrivano dei temibili crauti in umido che riusciamo a buttar giù solo grazie all’ottima birra media al costo di 1,60€.

Usciti dal ristorante camminiamo un po’ per il bellissimo e caratteristico centro (totalmente pedonale) finchè, nel giro di 10 minuti, dal nulla cosmico la situazione diventa più o meno cosi:

bratislava

Consigli & Facts:

  • Il centro storico è popolato da curiosissime statue;
  • L’enorme sviluppo della città degli ultimi anni ha portato ad un grossissimo sviluppo urbano, trovate quindi molte architetture moderne.
  • Dista solo 60km da Vienna;
  • Visitate lo spettacolare castello sede dei Celti, Romani e Slavi, oggi ospita collezioni del Museo Nazionale Slovacco. Da lassù la vista è eccezzionale.
Open post

Wien {Photolog}

Hofburg Palace . Vienna . Gennaio 2016

Se avete letto il post relativo a Stoccolma sapete che d’inverno in genere non andiamo in paesi caldi.

A proposito di temperature, se penso al “peggior freddo” della mia vita mi viene in mente sempre e solo quello patito a Vienna.

Dopo esserci riparati il più a lungo possibile in uno dei tanti ristoranti che offrono la classica cotolettona Austriaca (la Wiener Schnitzel), dovevamo incamminarci per fare un breve giro nei giardini di Hofburg (l’ex residenza imperiale). Il primo problema derivava dal fatto che il vento era gelido, il nostro outfit era oltremodo ridicolo, solo gli occhi non erano coperti.

La temperatura percepita era di circa 18 gradi sotto zero, per dire, a questa temperatura quando tiri fuori il cellulare per scattare una foto, si spegne all’istante.

Anche le macchine fotografiche normalmente non garantiscono operatività, infatti, scattando la prima foto l’otturatore si è praticamente bloccato a metà.

Da quel pomeriggio ho portato via 2 foto e 3 video da 10 secondi (poi si spegneva il telefono), una è questa:

hofburg vienna

 

  Consigli & Facts:

  • Nonostante il freddo l’atmosfera della città è unica, ricchissimi palazzi si alternano a splendidi parchi.
  • Il Castello del Belvedere ospita la più grande ed emozionante collezione di Klimt, compreso il famosissimo Bacio.
  • In questa città trovate notevoli opere di Hundertwasser, tra cui la popolarissima Hundertwasserhaus e un bellissimo museo interamente dedicato a lui. Vienna merita una visita anche solo per questo.
Open post

Amsterdam {Photolog}

Amsterdam Red light district . Novembre 2015

Mecca di veri e propri pellegrinaggi, Amsterdam è universalmente riconosciuta come LA città della trasgressione. Dal mio punto di vista invece, dipende anche molto da quale sia la vostra concezione di “trasgressivo”. La prostituzione e il consumo di droghe leggere sono ad esempio tollerati, status che non ha eguali in Europa (se non per Christiania a Copenaghen).

Nonostante il nome, il “Red Light District” (uno dei tre quartieri a luci rossedella città) è fondamentalmente turistico, frequentato prevalentemente da famiglie e curiosi. Non commettete però l’errore di considerare questa città come un grosso paese dei balocchi dove tutto è fantastico e libero; per strada non si fuma, per strada non si beve, la prostituzione ok ma solo dove è previsto. Certo, ci sono i coffeeshop, pieni di turisti, molti italiani; ci sono i negozi che vendono [pseudo]droghe leggere e tutti gli strumenti per fumare ma onestamente la cosa non mi ha trasmesso particolare senso di “trasgressione”, io ci ho visto solo un gran business.

Veniamo a noi, dovete sapere che scattare foto nel quartiere a luci rosse è severamente vietato, la zona è videosorvegliata, un po’ come tuti gli angoli della capitale.

Personalmente sapevo del divieto ma come ogni pessima persona ho estratto la macchina fotografica per scattare una foto al contesto, nulla in particolare, mi piacevano le tonalità rosse (è pure il mio colore preferito). Tutto ok ho pensato, attorno a me non vedevo nudità e pericoli di fotografare cose che non dovevano essere fotografate cosi ho scattato UNA [brutta] foto.

A questo punto mi sposto di pochi metri per sfuggire alla pioggia tenendo la macchina fotografica in basso. Con passo da fantasma mi si avvicina un tizio vestito completamente di nero, sguardo truce, mi guarda ed esclama “fossi in te la metterei via” [non ricordo la frase inglese ma il concetto e il tono era quello].

Non ho altre foto.

red light amsterdam

Consigli & Facts:

  • Nonostante sia una meta turistica è un vero quartiere a luci rosse, ci son le prostitute che si offrono in vetrina, nude. Non esattamente per i bimbi.
  • Ad Amsterdam c’è un grosso business dietro i coffeeshops e i coffe shop, informatevi prima
  • Non bevete la birra per strada, è severamente vietato
  • Il torto peggiore che potete fare ad un “local” è camminare sulle piste ciclabili. non fatelo assolutamente.

AGGIORNAMENTO

Marzo 2019:

La popolarità del quartiere attrae ogni giorno migliaia di turisti con conseguenti problemi di ordine pubblico, pulizia e fastidio per le prostitute, che vengono continuamente fotografate e faticano a ricevere i loro clienti.

A partire da Gennaio 2020 saranno VIETATI i tour guidati nel quartiere. E’ la prima misura adottata dalla città volta a tutelare gli interessi delle prostitute e l’importanza storica del luogo. Se ne parlava già a novembre dell’anno scorso.

Open post

Torre di Belem, la solitaria fortezza di Lisbona

Torre di Belém . Lisbona . Agosto 2015

Parliamoci chiaro, la torre di Belém e il vicino monastero dos Jerónimos sono talmente belli che l’UNESCO ha pensato di includerli nei beni protetti.

La torre in particolare, vuoi per la sua posizione, vuoi per la sua architettura in stile manuelino portoghese è uno dei simboli di Lisbona. Calata in un contesto magnifico è il perfetto punto di arrivo (o di partenza) per una passeggiata in riva al fiume Tago, il più lungo della penisola iberica.

Arriviamo alla torre di Belém dopo aver visitato frettolosamente il monastero, volendo si può entrare anche all’interno della piccola torre fortificata, onestamente spoglio e superfluo. Abbiam preferito soffermarci nel pizzale adiacente e godere del fantastico clima ventilato della location.

Ritornando a piedi verso il centro storico di Lisbona prima di raggiungere il famosissimo monumento alle scoperte, affianchiamo una moltitudine di immobili pescatori, erano fissi, quasi di pietra.

La luce del tramonto rende il contesto magico, senza la silhouette della torre di Belem sullo sfondo non ci sembrerebbe nemmeno di essere in città a Lisbona.

torre di Belém

Percorso Consigliato:

Andata – METRO Belém

tratto a piedi: visita monastero dos Jerónimos, museo Berardo, Torre de Belém e  monumento alle scoperte

Ritorno – METRO Alcantara-Mar

Open post

Lisbona e l’ Electrico 28 {Photolog}

Se vi dico “la città dei sette colli” voi pensate subito alla nostra capitale, eppure, molte altre città al mondo sorgono su 7 colli. Tra queste, Lisbona!

La capitale del Portogallo è costruita su sette imponenti colli collegati alla parte bassa attraverso affascinanti funicolari e ascensori.

Oltre a questi, sotto la categoria “moversi a Lisbona” troviamo il mitico Electrico 28, un normalissimo tram cittadino che è diventato uno dei simboli della città portoghese. Se passate da Lisbona mettetevi in coda a una delle tante fermate del centro storico e godetevi il suo bellissimo tragitto, tra incantevoli mirador e strettissimi passaggi a tu per tu con le finestre delle case degli abitanti. Assolutamente vietato sporgere le braccia al di fuori del rumoroso e antiquato mezzo di trasporto.

Nel corso di una delle nostre tante scarpinate su e giù per allucinanti scalinate, siam passati sotto l’imponente e massiccia Sè di Lisbona. La famosissima Cattedrale portoghese, è un importante snodo per la mobilità locale così, cerchiamo di farci strada tra la moltitudine di turisti murati sul ciglio della strada alla ricerca di una foto composizione della cattedrale con il tramino.

Io preferivo una foto più dinamica, con il tram che mi veniva addosso dopo essersi per un attimo incrociato e sfiorato con un’ altro identico.

Ricordo di aver atteso per almeno 20 minuti l’incrocio perfetto di 2 tram ai piedi della cattedrale.

L’attesa non è stata vana. Questo è uno dei pochi casi in cui credo (sono normalmente molto critico con me stesso) di aver scattato una buona foto di street photography, tizia sorridente compresa.

lisbona electrico 28

Sè de Lisboa . Lisbona – Agosto 2015

Open post

Alentejo dove il tempo sembra essersi fermato

Praia do Castelejo . Alentejo . Agosto 2015

Arriviamo dalla caotica zona dell’Algarve, estrema costa sud del portogallo, una regione che lascia sentimenti contrapposti; dalle bellissime emozioni delle zone solitarie dei promontori di Sagres fino alle terribili realtà del turismo di massa di Albufeira.

Decidiamo di “svoltare l’angolo”, tecnicamente passare dalla costa sud alla costa ovest, esposta all’oceano, leggendaria patria di surfisti (vedi Nazarè).

La prima regione che si trova è l’Alentejo, una terra che, oltre a garantire selvagge e solitarie spiagge remote, è una delle zone vinicole più importanti della nazione, dopo la regione del Porto ovviamente.

Dopo una lunga strada montana arriviamo al piccolo parcheggio della Praia do Castelejo, la giornata è da lupi, considerando il fatto che ci sono 20 gradi, le nuvole viaggiano alla velocità della luce e il vento forte spazza via i granellini di sabbia trasformandoli in proiettili.

Sulla spiaggia non c’è nessuno, solo un padre che gioca a calcio col figlio, in un ambiente surreale, quasi astratto, incorporeo. La sensazione di quel momento è stata talmente forte che la ricordo vivida  ancora oggi.

Sembra Novembre, è Agosto.alentejo

Open post

Sagres e il Cabo de São Vicente

Cabo de São Vicente . Sagres . Agosto 2015

Ci sono località relativamente vicine e accessibili che hanno l’incredibile capacità di farti sentire ai limiti del mondo conosciuto.

Sagres (posto esattamente sulla punta estrema del portogallo) ha questo potere, non solo perché ad Agosto abbiamo tranquillamente e serenamente cenato con zuppa calda di pesce date le temperature, ma anche perché fondamentalmente li non c’è nulla per km. A Sagres trovate solo un minuscolo paesino e un’infinità di ventosissimi promontori.

Tra questi il più suggestivo è sicuramente il Cabo de São Vicente con le sue vertiginose scogliere verticali alte fino a 80m.

Siamo arrivati al capo per il classico tramonto sull’oceano. Decidiamo di fermarci oltre per scattare qualche fotografia in compagnia dell’incessante fortissimo vento gelido. Non avevamo considerato anche il drastico calo della temperatura (10°-15°) quando il sole scompare all’orizzonte.

Nonostante questo, vestiti in perfetta tenuta “beach-style”, riusciamo a raggiungere il bellissimo faro da sempre punto di riferimento per i naviganti

In genere l’aggettivo “vertiginose” rende bene l’idea di un qualcosa che ti lascia veramente a bocca aperta, ma vi assicuro che trovarsi davanti a queste falesie è pazzesco. Cercavo quindi un modo per renderne l’imponenza, cosi ho individuato un piccolo gruppo di persone e le ho fotografate.

sagres

Facts:

E’ impressionante pensare che questa falesia non entra nemmeno nella top 20 delle falesie più alte d’Europa. Per darvi un metro di misura, la titanica Preikestolen in Norvegia (qui trovate il mio post a riguardo) è alta più di 600m, più di 7 volte la falesia che vedete nella foto.

In queste zone, cosi come al Cabo da Roca, nelle giornate “giuste” il vento è talmente potente che saltellando ci si sposta.

Open post

Stockholm {Photolog}

Skeppsholmsbron . Stoccolma . Gennaio 2015

Non ero mai stato nel nord europa in inverno, il freddo pungente, le poche ore di luce, poche persone in giro, erano tutte cose nuove.

A Stoccolma in Gennaio il sole sorge più o meno alle 9 e tramonta piu o meno alle 2 e mezza di pomeriggio, fondamentalmente è come passare direttamente dall’alba al tramonto. E’ un aspetto che normalmente viene molto sottovalutato dalle persone, quando le ore di luce sono poche, la giornata finisce subito; estremizzando, sembra di non aver quasi vissuto la quotidianità.

L’altra conseguenza di questo fattore è collegata alle normali attività del turista. I negozi e i musei chiudono molto presto la sera perchè si, le 18 è l’orario di punta per la cena.

Tutto ciò crea non pochi problemi nella pianificazione dei punti di interesse da visitare ma in compenso, il fatto che il sole non sia mai alto nel cielo aiuta tantissimo a fare foto interessanti, superato il freddo, è tutto in discesa.

stoccolma

 

Consigli e facts:

  • Stoccolma è sostanzialmente un mega agglomerato di isole, ci si sposta coi battelli
  • C’è un’isola interamente dedicata ai musei (Djurgarden)
  • Non siamo mai riusciti a “mangiare tipico”, gli svedesi non escono a cena in locali svedesi. pare.

Posts navigation

1 2 3
Scroll to top