un log di viaggio

Mind the Place

Pensavo oggi all’importanza delle cartoline cartacee, si, quelle che per molti sono oggetti vintage appartenenti ad un altra epoca o inutili perdite di tempo.
A me piacciono le cartoline, non tanto per le scritte che portano con se, ma per il ruolo stesso del pezzo di cartoncino. Mi spiego meglio: un amico,conoscente,ragazza,parente se ne va lontano, pensa per un secondo, anche per una frazione, di mandarti un pensiero, alla fine questo in un modo o nell’altro ti arriva, scritto a mano, non con la tastiera, e c’è anche solo un “qui tutto bene, Ciao!” e relativa firma. Ora prendete questa cartolina, posatela in un baule e aspettate 10 anni….

…ecco..ora riapritelo, cartolina da Rimini, oggettivamente un po’ triste e malinconica, con immagini insipide dei *Bagni Paola 73 Rivazzurra, dietro il saluto banale del migliore amico, con la sua firma che non è esattamente come una firma automatica delle mail. A quante cose pensate?
La cartolina inviata assume valore per il futuro, non per l’immediato, è questo che la gente non capisce, per questo tutti pensano che sia roba vecchia, non han capito che è una delle tante chiavi per la memoria.
Hemingway non immaginava una vita senza memoria, per lui era fondamentale, il suo “capitale”, e son d’accordo, una cartolina fa da “pass” per certi ricordi, non per tutti, ma per un particolare tipo, altri oggetti possono avere lo stesso effetto ma questi son speciali, hanno una loro storia aggiuntiva più o meno lunga, più o meno lontana, più o meno importante.

se ci pensate, fatevi mandare una cartolina.
 
*nulla di personale contro i Bagni Paola 73 di Rimini, era li che era andato il mio amico

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