un log di viaggio

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La Fundació Joan Miró a Barcellona

Fundació Joan Miró . Barcellona . Novembre 2013

L’approssimazione nella pianificazione della nostra ultima giornata a Barcellona ci ha portato alle 17 all’uscita della Metro Paral·lel, in inverno la fondazione Joan Miró chiude alle 18.

Poco male, l’itinerario studiato con qualche leggerezza di troppo mi ricorda che una “breve camminata” ci separa dalla destinazione.

La “passeggiata” si è rivelata di un chilometro e mezzo, praticamente una maratona. L’aggravante è stato poi il finale in salita considerando il fatto che il museo è situato in cima a una delle colline che dominano Barcellona.

Morale, decisamente affaticati, siamo entrati poco prima della chiusura, in tempo perfetto per il tramonto sulla città, uno dei più belli che io abbia mai visto.

Joan Miró
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La fontana magica de Montjuic a Barcellona

fontana magica de Montjuic . Barcellona . Novembre 2013

Siamo molto di corsa, in estremo ritardo per l’inizio dello spettacolo della fontana magica de Montjuic. Arriviamo poco prima e ci toccano i posti davanti, dietro di noi migliaia di persone accalcate sulle altissime scalinateche portano al MNAC, l’imponente museo d’arte della Catalogna. Ad oggi non saprei dirvi se la visuale migliore è dall’alto o a pochi metri.

Scatto quattro, massimo cinque foto, siamo veramente troppo vicini eppure tra queste una in particolare ha una tonalità molto calda e ha come soggetto una coppia, non la fontana magica. Mi piace pensare che queste due persone se ne sono fregate delle migliaia di persone dietro e dei loro telefonini, a loro importava solo essere vicino, molto vicino.

montjuic

Altri due post riguardanti Barcellona:

Mercato del La Boqueria

Fondacion Joan Mirò

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Barcellona e il mercato de La Boqueria

mercato de La Boqueria . Barcellona . Novembre 2013 {Photolog Ep.1}

La Boqueria è il mercato più famoso di Spagna e il più grande della Catalogna. Con le sue 300 bancarelle è senza ombra di dubbio il più frequentato, grazie anche alla privilegiata posizione sulla Rambla.

Mi han regalato una macchina fotografica reflex da 2 giorni, so al massimo come regolare l’ISO in ambienti poco luminosi.

Ci troviamo in questo mercato caotico, ultra turistico, comincio a scattare un po’ a caso pressato e infastidito dalla gente.

Improvvisamente mi giro verso uno dei tanti banchi di carne rossa e vedo questo tizio, letteralmente murato dentro un vagone di salami e prosciutti iberici, mi vede tra la folla e fa un cenno di intesa, click!

Boqueria

Paradigma di Vita

Io da bambino ero un soggetto borderline, lo ripete in continuazione mia madre; eppure facevo cose come tutti i bimbi comuni: progetti con le Lego che Calatrava in confronto è un designer di battiscopa, leggevo Topolino come se fosse il New York Times, giocavo col pallone di spugna nel garage di casa ed esultavo ai gol come fossi Messi, adoravo le macchinine e facevo gli spettacoli organizzati con mia cugina e mio fratello.
Eravamo gente avanti noi, a nove anni già presentavo telegiornali, facevo pubblicità, suonavo flicorni contralti rubati per l’occasione a mio padre e se chiedete in giro, le VHS di queste performance “live” sono più quotate delle bobine originali di Psyco di Hitchcock.
Da piccolo ero una sorta di cartoon-addicted, mi sono sempre sparato cartoni animati come se piovesse a Londra, il mio preferito era forse Alice nel paese delle Meraviglie, videocassetta registrata da RaiUno con annessa pubblicità, nemmeno la dignità di averlo originale.
Oltre a questo adoravo “Il giro del mondo in 80 giorni”, era una vhs di quelle che si trovano nei giornali, un po’ “taroccate” a 2 spiccioli, che duravano tra l’altro pochissimo.


Mi piaceva che questo personaggio, bruttino e con la voce a tratti insopportabile girasse cosi tanti posti, ne son sempre stato profondamente affascinato, cosi come per Alice, adoravo il fatto che vivesse un sogno infinito con creature fantasmagoriche.
Ci segnano molto i cartoni che vediamo da piccoli, dopo anni riusciamo a ricordarne particolari incredibili, poi arriva il giorno in cui, per sbaglio, alla tv becchi la prima visione del pagliaccio “It” e capisci che nulla sarà più come prima. La vita è in salita, è ora di crescere.

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